chi sono...

Nasco a Lupazzano, nella scuola elementare.
Nasco Lupazzano perché a quei tempi, quando si nasceva, lo si faceva in casa.
Nasco a Lupazzano  per volontà di mio padre Mario, veterinario, e di mia madre Rosetta,  maestra, ma non solo per quello.

Gli abitanti delle frazioni vicine chiamano quelli di Lupazzano “Garatòn”.
I garatòn sono le zolle dure, difficili da rompere, che nemmeno l’acqua e il gelo dell’inverno scalfiscono. Rimangono zolle di terra dure. Mi piace essere un Garatòn, testardo e cocciuto come un pezzo di terra che nemmeno le intemperie, il tempo e le avversità  riescono a dissodare.
Molti si vantano di essere Celti, Baschi,  Anglosassoni: io sono un Garatòn e mi dispiace per loro!


Ho avuto la fortuna di fare la professione che amavo, quella di mio  padre. Per questo la mia vita professionale è stata, almeno  inizialmente, privilegiata.
Non per questo però ho mai smesso di  contrastare chi, nella mia professione e non, pur avendo una posizione  di vantaggio, si è posto in modo arrogante e prepotente prevaricando i  diritti degli altri. Avrei potuto fregarmene, non perdere tempo, avere  meno mali di pancia, dormire la notte e non arrovellarmi per la rabbia, ma questo non è stato possibile.
Perché? Perchè sono un Garatòn!
Oggi ho spostato il mio interesse anche ad altre attività, ma sempre  svolte con la testa del Garatòn, cocciuto e coriaceo come una zolla di  terra che l’acqua, la neve, i venti e l’uomo non riescono a scalfire.  
Scusate l’anafora.